Social media vs disinformazione

Photo credit: natanaelginting

I social media sono divenuti una componente immancabile in ogni piano di comunicazione. Purtroppo, però, non sempre è facile individuare le notizie autentiche rispetto alle fake news che circolano online, generando disinformazione in numerosi ambiti. Ecco perché i social media si stanno adeguando per proteggere la propria community dall’esposizione a questi potenziali pericoli.

Ad esempio, in vista delle prossime elezioni presidenziali americane, il social network Tik Tok ha pubblicato una revisione delle proprie linee guida per tutelare la community, ovvero per evitare la diffusione di notizie false e contenuti potenzialmente dannosi.

Il social network musicale ha raggruppato le violazioni in ben 10 categorie per evidenziare i comportamenti scorretti, che non verranno pertanto più consentiti sulla piattaforma. La lista dei contenuti “proibiti” va ad aggiungersi alle attività del social network per l’individuazione dei profili falsi e di potenziali truffe. In particolare, verranno rimossi i contenuti che:

  • Incitano alla paura, all’odio o al pregiudizio
  • Possono causare danni alla salute degli individui (come informazioni fuorvianti sui trattamenti medici)
  • Sono tentativi di phishing, bufale o notizie manipolate per creare problemi
  • Forniscono false informazioni riguardo a elezioni e altre occasioni pubbliche

Anche Facebook si unisce a Tik Tok per quanto concerne le azioni contro la disinformazione e i contenuti che incitano all’odio. Uno dei cambiamenti più importanti riguarda i gruppi che diffondono fake news, che condividono informazioni volutamente errate.

Infatti, Mark Zuckerberg ha dichiarato di aver fatto bloccare decine di account falsi provenienti da Mosca e Teheran, la cui attività si è intensificata nel periodo delle elezioni 2016 in USA. L’attività di questi profili risultava “non autentica” e per questo motivo Facebook si sta impegnando per rendere più puntuali i propri controlli. In vista delle prossime elezioni americane “dobbiamo affrontare attacchi sempre più sofisticati da parte di stati-nazione, ma sono fiducioso sul fatto che ora siamo preparati rispetto al 2016” ha affermato il CEO di Facebook.

Per combattere l’ulteriore minaccia dei social, ovvero i furti d’identità, verrà estesa l’etichetta di “utente verificato” anche all’app di messaggistica Messenger dove saranno attivate nuove funzionalità per bloccare i messaggi indesiderati e segnalare i contenuti inoltrati da altri utenti (come avviene già per WhatsApp).

Lara Gastaldi