Media Relations e RP: uno sguardo dal Summit di Global PR di New York

L’attività di media relation e di RP – in generale – sta subendo profondi cambiamenti soprattutto per quanto attiene il tema della misurazione e della valorizzazione. Dall’ultimo Summit di Global PR tenutosi a New York nel mese di giugno abbiamo appreso quali variabili aggiuntive potranno essere prese in considerazione nell’ottica di dare un giusto valore ad un’attività troppo spesso bistrattata e poco considerata.

Parliamo di variabili attinenti: qualità e complessità del progetto oggetto di attività di media relation; volume della copertura; livello di performance del messaggio; tasso di awareness; livello di comprensione; risultati sul business; capacità di comunicare in modo adeguato il comportamento oggetto dell’articolo.

È palese che ognuna di queste variabili necessita della definizione di una scala di valori che ne permetta adeguata valutazione, frutto di una discussione e annessa condivisione con il cliente finale che – per la prima volta dopo molto tempo – dovrà condividere quanto alta sia l’asticella da considerarsi in fase di reportistica finale senza lasciare nulla a valutazioni soggettive se non meri e accettabili opinioni personali.

Per chi di noi da più di venti anni svolge questo mestiere non può che esservi un plauso e un’accoglienza a braccia aperte. Nell’ottica di vedere il proprio lavoro valutato e valorizzato esattamente come ogni altra azione rientrante nell’attività di comunicazione.

Maria Grazia Persico