ISO/TS 17033 per regolare la pubblicità etica

Ultimamente, le etichette che accompagnano qualsiasi tipologia di prodotto e servizio riportano le più disparate dichiarazioni allo scopo di parlare alla nostra coscienza etica.

Dichiarazioni come “Prodotto di origine locale” oppure “Realizzato in modo sostenibile” o ancora “Non testato su animali” cosa significano esattamente? I consumatori possono credere alla veridicità di tali affermazioni, o si tratta dell’ennesimo greenwashing e trucchi di marketing?

Inoltre, con l’assenza di una terminologia comune, c’è il rischio che i consumatori siano confusi dal momento che non dispongono di effettivi mezzi per verificare tali dichiarazioni. Proprio per questo, ISO ha pubblicato una serie di linee guida che vanno a comporre la certificazione ISO/TS 17033Ethical claims and supporting information – Principles and requirements”, che stabilisce le modalità concordate a livello internazionale per l’applicazione di dichiarazioni etiche credibili.

Secondo Jenny Hillard, coordinatore dei lavori di sviluppo della ISO/TS 17033, il mondo dell’etichettatura etica è estremamente complesso. “Esistono molte dichiarazioni etiche e tipologie di schemi etici di etichettatura, nonché differenze da un Paese all’altro nel modo di interpretare le informazioni. La ISO/TS 17033 è progettata per assemblare gli elementi chiave di questi schemi e definire dichiarazioni etiche chiare, ben comprensibili e affidabili”.

La normativa ISO/TS 17033 è stata sviluppata in maniera congiunta da CASCO (Comitato ISO per la valutazione di conformità) e COPOLCO (Comitato ISO per la politica dei consumatori) ed è destinata a produttori, fabbricanti, importatori e distributori, le cui attività e prodotti sono attenti alla produzione locale, al non impiego di lavoro minorile, al benessere degli animali oppure al commercio equo.

Lara Gastaldi