Dropshipping: il trend 2020 dell’eCommerce?

Il mondo dell’eCommerce è in costante evoluzione; un’evoluzione basata principalmente sui desiderata degli utenti finali. La mutabilità di questo settore è stata brillantemente sottolineata dalla piattaforma di dropshipping Oberlo.com: “in 1995, the first item ever was ordered online on Amazon – a book. Around 20 years later, the eCommerce industry has made over 2 trillion US dollars in sales worldwide. There’s no looking back now”.

Per molti imprenditori, lanciare un’attività di dropshipping è un ottimo modo per introdursi al settore eCommerce. Per ovviare al problema di gestione dell’inventario infatti, aprire uno store eCommerce basato sul modello di dropshipping sembra proprio essere la soluzione ottimale, dal momento che i costi di gestione dell’inventario sono pari a zero.

In Italia si parla ancora timidamente di questa realtà, che sembra essere pressoché sconosciuta. Di cosa si tratta, esattamente? Secondo GCLE – sito dedicato alla community dell’eCommerce in Italia –  “il dropshipping è un modello di business grazie al quale puoi realizzare vendite di prodotti fisici senza preoccuparti della produzione, senza avere la necessità di avere un magazzino e senza il bisogno di gestire le spedizione ai tuoi clienti”. 

In parole povere, ogni volta che un cliente acquista un prodotto su di un negozio online o un marketplace, l’ordine viene trasferito direttamente al fornitore in dropshipping (denominato dropshopper), che si premurerà di spedire il prodotto direttamente al cliente finale.

Come funziona il dropshipping? Il sito Shopify.com ha rappresentato graficamente il processo delle attività e i vari step.

La guida pubblicata su Shopify.com elenca i vari benefits che si possono trarre dall’attività di dropshipping.

Non sono richieste ingenti somme di denaro, e questo la rende un’attività alla portata di tutti. Inoltre, il dropshipping è più semplice di quanto si pensi, dal momento che si è praticamente esenti da:

  • Gestire o pagare un magazzino;
  • Impacchettare e spedire gli ordini;
  • Fare tracking delle spedizioni – da considerarsi un’arma a doppio taglio;
  • Gestire le spedizioni in uscita e in arrivo;
  • Ordinare costantemente prodotti e gestire il livello di magazzino;
  • Gestire la location – è sufficiente lavorare con un pc e una connessione funzionante ovunque si desideri.

D’altra parte, però, il dropshipping presenta anche alcuni svantaggi, tra cui i bassi margini di guadagno, difficoltà di spedizione – specialmente se ci si affida a dropshopper locati in aree geografiche complicate – e totale mancanza di personalizzazione degli oggetti venduti.

Lara Gastaldi