Comunicare la sostenibilità

Da gennaio 2017 anche in Italia è entrato in vigore l’obbligo di rendicontazione non finanziaria per le aziende di maggiori dimensioni e per enti di interesse pubblico – quali banche e assicurazioni – secondo le indicazioni del d.lgs. 254/2016.

Non è stata una novità assoluta per il mondo delle imprese: già da tempo aziende internazionali e quotate redigevano un bilancio sociale, di sostenibilità o un report di CSR (Corporate Social Responsibility), a cui si aggiungono anche molte altre realtà più piccole che volontariamente presentavano una rendicontazione sulla sostenibilità aziendale congiuntamente al bilancio annuale o tramite documentazione separata.

Un tale zelo da parte delle imprese non è da ricercarsi nel puro filantropismo, ma ha un suo fondamento pratico ed economico: la sostenibilità è diventata un valore aggiunto per il business, un elemento indispensabile per raggiungere un target di consumatori sempre più sensibile a questa tematica.

Comunicare la sostenibilità della propria azienda tramite report, bilanci e contenuti mirati, permette di avvicinarsi ai propri stakeholders grazie ad una maggiore trasparenza, migliora l’immagine aziendale e permette un maggiore controllo dei rischi da parte degli azionisti.

Non sono più quindi solo i ricercatori e vertici di governo ad essere consapevoli dell’importanza della sostenibilità ma anche i dirigenti, i consumatori e gli investitori. Sono soprattutto questi ultimi ad essere molto colpiti dai fattori ESG (Environmental, Social and Governance) caratterizzanti un’azienda, come dimostra il rapporto biennale del GSIA (Global Sustainable Investment Alliance), secondo cui gli investimenti sostenibili sono in continua crescita, sia in termini di capitale investito che di percentuale sul totale.

La sostenibilità, dunque, non più come una scelta opzionale: includere buone pratiche sociali ed ambientali nel proprio business, senza indirizzarlo esclusivamente al puro e semplice profitto, sembra diventare una strategia vincente per rimanere competitivi.

Luca Lisciotto